www.ILDISCOLOGORO.altervista.org

IL SITO SULLA FONOGRAFIA NAZIONALE ITALIANA


Alcuni dei PIù CELEBRI canti e inni della R.S.I.

NOTA: I canti e degli inni degli Alpini nel periodo dell'R.S.I. si trovano nella sezione ''canti e inni degli alpini'', divisi in ordine alfabetico insieme agli altri testi degli alpini dal 1800 al 1950.


LA CANZONE DELLA TAGLIAMENTO 
BRIGATE NERE 
A NOI LA MORTE NON CI FA PAURA 
IL BRENNERO E' ITALIANO 
INNO DELLA X FLOTTIGLIA MAS

INNO DEL S.MARCO
STORNELLI DELLE BRIGATE NERE 
NON DEPORREM LA SPADA 
VOGLIAMO SCOLPIRE UNA LAPIDE / STORNELLI LEGIONARI
SAN MARCO 
AL VENTO LE BANDIERE 
LE DONNE NON CI VOGLIONO PIU BENE 
PARTIGIANI

HANNO AMMAZZATO MUTI

ROMBANO I MOTORI

CARA MAMMA

LA PREGHIERA DEL LEGIONARIO

LUPO

FIAMMA ROSSA

CANZONE DEL ''FULMINE''

STORNELLI DEL 'BARBARIGO' E DEL 'S.GIORGIO'

 


 LA CANZONE DELLA TAGLIAMENTO
 
Per voi ragazze belle della via
che avete il volto della primavera,
per voi che siete tutta poesìa
e sorridete alla camicia nera,
per voi noi canteremo le canzoni
dei nostri vittoriosi battaglioni.
 
Ohè camerati,
degli "M" decorati,
A noi!
Il Don ci ha battezzati
A noi!
 
Partiti dalla Roma madre antica
per continuar la marcia redentrice,
andammo nella Russia bolscevica
portando in cuor la fede innovatrice.
Ci precedette un'epica Legione
ci accolse il rombo cupo del cannone.
 
Ohè camerati...
 
Poi venne il dì dell'algido squallore
in riva al grande fiume dei cosacchi,
allor rifulse indomito il valore
che invermigliò la lotta negli attacchi.
La nostra "M" ormai dal tempo stinta,
dal sangue degli eroi venne ritinta.
 
Ohè camerati...
 
E quando a Roma noi ritorneremo,
e per le vie dell'Urbe sfileremo,
le nere insegne tutte insanguinate
dinnanzi al nostro Duce inchineremo.
Su di esse inciso v'è come nel quarzo
tutto il valor della "23 Marzo".
 
All'erta imboscati,
che gli "M" son tornati,
gli eroi,
sarete bastonati,
da noi!
 

 

 * * * * * * * * 

 

 
BRIGATE NERE  (1944)
 
Brigate nere, avanguardia di morte
siam vessillo di lotte e di orror,
siamo l'orgoglio trasformato in coorte
per difendere d'Italia l'onor.
 
Viva l'Italia!
Fascisti, a noi!
Il Fascio è simbolo di tanti Eroi
Brigate nere, dai saldi cuori
contro i nemici di dentro e di fuori!
 
Come una rapida freccia che scocca
scatta il pugnale che sa vendicar;
siamo Fascisti, guai a chi ci tocca,
ogni nemico facciamo tremar!
 
Viva l'Italia!
Fascisti, a noi!
Il Fascio è simbolo di tanti Eroi
Brigate nere, dai saldi cuori
contro i nemici di dentro e di fuori!
 

 

 * * * * * * * * 

 

 
A NOI LA MORTE NON CI FA PAURA   (1944)
 
O battaglion toscano
il bello tu... sei tu
di tutta la Repubblica
la meglio gioventù
 
Qualcuno arriccia il naso
vorrebbe biasimar
ma noi non si fa caso
si tira a camminar.
 
E con in testa il nostro comandante
lo seguiremo lungo il suo cammin,
canta mitraglia la rumba fulminante
chè legionari siam di Mussolin.
 
A noi la morte non ci fa paura:
ci si fidanza e ci si fa l'amor,
se poi ci avvince e ci porta al cimitero
s'accende un cero e non se neparla più.
 
Vogliam morire tutti crocefissi,
per riscattare un'ora di viltà,
se ci restasse di vita un sol minuto
noi lo vivremo per un'eternità.
 

 

 * * * * * * * * 

 

 
IL BRENNERO E' ITALIANO
 
Là dove Druso un dì passò, io ci ritornerò.
La vetta dell'Italia col mio cuor difenderò.
E guai a chi dal Brennero il cippo sposterà:
Bolzano e l'Alto Adige Italia resteran.
 
Lassù, lassù, lassù noi resterem,
tra i verdi boschi e l'azzurro ciel. 
Lassù, lassù, lassù noi resterem:
sì, sì, noi resterem!
 
Bianco è il color dei nostri Monti Pallidi lassù
E rosso è il Catinaccio quando sta per tramontar,
e verde è l'alto pascolo: che mai si vuol di più
per dimostrar che il tricolor non si cancella più!
 
Lassù, lassù, lassù, ecc. ecc.
 

 

* * * * * * * * 
 

 

INNO DELLA X FLOTTIGLIA MAS
(l'inno della Decima flottiglia MAS)  (1944)
 
Quando pareva vinta Roma antica,
sorse l'invitta Decima Legione,
vinse sul campo il barbaro nemico
Roma riebbe pace con onore.
 
Quando l'ignobil 8 di Settembre
abbandonò la Patria il traditore,
sorse dal mar la Decima Flottiglia
e prese l'armi al grido "Per l'Onore!".
 
Decima, Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare,
ora pure sulla terra
Vincerai!
 
Navi d'Italia che ci foste tolte,
non in battaglia ma col tradimento,
nostri fratelli prigionieri o morti
noi vi facciamo questo giuramento:
 
noi vi giuriamo che ritorneremo
là dove Dio volle il tricolore,
noi vi giuriamo che combatteremo
finchè riavremo pace con onore!
 
Decima, Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare,
ora pure sulla terra
Vincerai!
 

 

* * * * * * * * 
 

 

INNO DEL S. MARCO
 
Noi vedevam ogni mattin
Splendere d'or tutta l'Italia al nuovo sole
Vedevan l'ala tricolor
Pel mondo inter, senza timor, sciogliere il vol.

Ma un dì vedemmo il suol
amato abbandonar
Nell'uragan, parea pel duol piangere il ciel
Parea urlar d'ira e d'orror, il mar.

Noi lo giuriamo sui capi bianchi
delle nostre madri
Noi lo giuriam per gli stellati
occhi dei nostri amor.

L'onor che l'Italia a noi
volle affidar, custodirem, sacro tesor.
Iddio lo vuol, libereremo il nostro suol.
 

 

 * * * * * * * * 
 

 

STORNELLI DELLE BRIGATE NERE
 
Ci sparano alle spalle per le strade
che di venirci avanti hanno paura,
e per risposta noi delle Brigate
ai mitra abbiamo tolto la sicura
 
Chi siete? Io non lo so.
Chi siamo, ve lo dirò:
siam le Brigate Nere
abbiam la forza di spezzarvi il cuor.
 
Siam stati nel Piemonte e in Lombardìa
per rompere la schiena dei ribelli,
abbiam lasciato i morti per la via
con sulle labbra i nostri canti belli.
 
Chi siete? Io non lo so.
Chi siamo, ve lo dirò:
siam le Brigate Nere
abbiam la forza di spezzarvi il cuor.
 

 

 * * * * * * * * 

 

 
NON DEPORREM LA SPADA
(Inno risorgimentale cantato nelle Scuole Allievi Ufficiali della Guardia Nazionale Repubblicana)
 
All'armi, all'armi ondeggiano
alte le insegne nere.
Fuoco! perdio, sui barbari,
sulle vendute [americane, britanne, rosse] schiere.
 
Già ferve la battaglia
al Dio dei forti, osanna!
la baionetta in canna
è giunta l'ora di pugnar!
 
Non deporrem la spada
non deporrem la spada,
finchè sia schiavo un angolo
dell'itala contrada.
 
Non deporrem la spada
non deporrem la spada,
finchè dall'Alpi al mare
non sventoli il tricolor.
 

 

 * * * * * * * * 

 

 
VOGLIAMO SCOLPIRE UNA LAPIDE / STORNELLI LEGIONARI
 
Vogliamo scolpire una lapide
incisa su l'umile scoglio,
a morte il marchese Badoglio
noi siam fascisti repubblican.
 
A morte il re
viva Grazian,
evviva il fascio
repubblican!
 
Vogliamo scolpire una lapide
incisa su pelle di troia,
a morte la casa Savoia
noi siam fascisti repubblican.
 
A morte il re...

 

 
 * * * * * * * * 

 

 
SAN MARCO
 
Popol d'Italia avanti avanti,
bagna nel mar le tue bandiere,
gente di mille primavere
l'ora dei forti suonerà.
Stretto il patto con la morte
chiusa in pugno abbiam la sorte,
sui leoni l'abbiam giurato
per l'eterna libertà, la libertà...
 
San Marco! San Marco!
cosa importa se si muore,
quando il grido del valore
con i fanti eterno sta.
 
Arma la prora o marinaio,
vesti la giubba di battaglia,
per la salvezza dell'Italia
forse doman si morirà.
Come a Lissa, così a Premuda
pugneremo a spada nuda,
sui leoni l'abbiam giurato
per l'eterna libertà, la libertà...
 
San Marco! San Marco!...
 

 

 * * * * * * * * 
 

 

AL VENTO LE BANDIERE
 
Fratelli, amici!
Al vento le bandiere
Pronte le armi chè l’ora suonò.
Contro il nemico
o vincere o morire
Dio questa volta ci donò.
 
Guerra per la libertà
per la nostra terra.
Chi ha tradito pagherà
con la propria vita.
 
Italiani si cadrà
per la nostra libertà.
 

 

 * * * * * * * * 

 

 
LE DONNE NON CI VOGLIONO PIU BENE  (1944)
 
Le donne non ci vogliono più bene
perchè portiamo la camicia nera
Hanno detto che siamo da catene
hanno detto che siamo da galera.
 
L'amore coi fascisti non conviene.
Meglio un vigliacco che non ha bandiera,
uno che non ha sangue nelle vene,
uno che serberà la pelle intera.
 
Ce ne freghiamo.
La Signora Morte
fa la civetta in mezzo alla battaglia,
si fa baciare solo dai soldati.
 
Sotto ragazzi,
Facciamole la corte!
Diamole un bacio sotto la mitraglia!
Lasciamo l'altre donne agl'imboscati.
 
Le donne non vi vogliono più bene
perchè portate la camicia nera.
Non vi crucciate, donne da galera
che tutti sanno avvinte da catene.
 
A voi fascisti, a voi, non si conviene,
chi rinnegò la patria e la bandiera,
chi si donò al nemico tutta intera,
chi ha stoppa in capo ed acqua nelle vene!
 
Voi che correte il Palio della Morte,
fra quattro mura intenti alla battaglia,
che per sorteggio, arride a voi soldati,
se un cuor di donna vi farà la corte,
che vi ha seguito sotto la mitraglia:
è un fuoco in meno in petto agli imboscati!

 

* * * * * * * * 

 

PARTIGIANI
(l945)

Partigiano disceso dai monti ,
Depredando la povera gente,
Presto o tardi faremo i conti
E in galera dovrai ritornar.
Ora vivi di furto e rapina,
Continuando le tue tradizioni,
Hai mandato l'Italia in rovina,
Stai pur certo, il tuo giorno verrà.
Sul berretto tu porti una stella,
Distintivo di razza dannata,
ti faremo ingoiare anche quella,
ti faremo il veleno sputar.
Pei tedeschi eravate banditi
Pei fascisti eravate ribelli,
Per il mondo voi siete sol quelli,
Che han venduto la patria e l'onor.
Gli alleati ti han dato un brevetto,
Ch'è patente di gran traditore,
T'han coperto di sprezzo e vergogna
T'han gettato di Giuda il denar.
Ma al di sopra del vostro letame
In Italia c'è un faro di luce,
C'è splendente la tomba del Duce,
Che noi tutti dobbiamo vendicar.

 

* * * * * * * * 

 

HANNO AMMAZZATO MUTI   (1943)

Hanno ammazzato Ettore Muti

fascista tra i fascisti,

vendetta, si vendetta

farem sui comunisti.

Hanno ammazzato Ettore Muti,

la pagheranno cara,

col sangue partigiano

gli laverem la bara!

Riposa in pace, Ettore Muti,

dormi tranquillo il sonno:

ti vendicheremo un giorno,

ti vendicheremo un giorno.

 

* * * * * * * * 

 

ROMBANO I MOTORI

Rombano i motori,

fremono i cuori,

siam tutti pronti a partir.

Rombano i motori,

fremono i cuori,

siam tutti pronti a morir.

Passa la Brigata:

ora tremate, partigiani traditor!

Passa la Brigata:

oh sorridete, bambine, all'amor!

Maledetti partigiani

la Brigata vi scoverà

nel cuor dei monti.

Badogliani e traditori,

sempre vi inseguiremo

finché la morte non vi colpirà!

Oilalà!

 

 

 

 

 

* * * * * * * * 

 

 

CARA MAMMA

Cara mamma, sono volontario,

dammi un bacio senza lagrimar;

Sono forte, fiero e bene armato.

Vittorioso voglio ritornar.

Vinceremo ognor.

Morte all'oppressor!

Conquisteremo la nostra libertà

Con onor!

Vinceremo! Vinceremo!

L'Inghilterra in cielo, in terra, in mar! Vincerem!

 

 

 

 

* * * * * * * * 

 

 

LA PREGHIERA DEL LEGIONARIO  (1943 ?)

Iddio che accendi ogni fiamma
e spegni ogni cuore,
rinnova ogni giorno
la passione mia per l’Italia!
Rendimi sempre più degno dei nostri morti 
affinché loro stessi, i più forti, 
rispondano ai vivi:
presente

Nutrisci il mio libro della tua saggezza 
e il mio moschetto della tua volontà, 
fa’ più aguzzo il mio sguardo,
più sicuro il mio piede
sui valichi sacri della Patria,
sulle strade, sulle coste, nelle foreste,
e sulla quarta sponda che già fu di Roma. 
Quando il futuro soldato mi marcia, accanto, 
nei ranghi,
fa’ ch’io senta battere il suo cuore fedele,
quando passano i gagliardetti e le bandiere
che tutti i volti si riconoscano in quello della Patria.

La Patria
che faremo più grande,
portando ognuno la sua pietra al cantiere. 


O Signore,
fa’ della Tua Croce l’insegna 
che precede il Labaro della mia Legione. 
E salva l’Italia:
l’Italia del Duce
sempre nell’ora
di nostra bella morte.
Così sia.

 

 

 

 

* * * * * * * * 

 

 

LUPO

Il Lupo va dove si lotterà

Noi siamo gli arditi del Battaglione Lupo,
il nostro sangue al Duce si immola.
Il nome d'Italia la bocca fa gioir,
vogliam per la Patria o vincere o morir.

Guardateci il verde, noi siamo la speranza.
Vedete qui il rosso, è il sangue dei fratelli
che gridano vendetta dal bel, profondo mar.
Noi siamo fanteria, noi siamo marinar.

efrain:
Maggiore De Martino, guidaci tu all'assalto,
terremo sempre in alto il nostro Tricolor.
"Iterum Rudit Leo" è il nostro motto;
serriamoci più sotto, salviamo il nostro onor.

 

 

 

 

* * * * * * * * 

 

 

FIAMMA ROSSA

Si sente mormorar:
"Chi sono questi qua?"
Siamo del "Barbarigo",
e ci sappiamo far!

Qualcuno dice di no;
noi rispondiam di sì:
i fatti di Nettuno
ve lo posson dir.

Che ci frega di morire,
siamo nati alla riscossa.
Siamo noi del "Barbarigo",
dalla fiamma tutta rossa,
rossa come un fior di sangue:
è Bardelli che ci guida.

Combattiamo con il cuore,
con il fegato... la Fossa!
"Decima!" o "Barbarigo!",
"Decima!", la Fiamma Rossa!
Siamo nati alla riscossa:
la riscossa già suonò.

 

 

 

* * * * * * * * 

 

 

CANZONE DEL ''FULMINE''

Santa Gorizia le campane scioglie
e suona a gloria a darci il suo saluto.
Le donne ci sorridon dalle soglie,
come chi trova un dolce amor perduto.
Ma i migliori di noi non son tornati:
li abbiam sepolti in una fredda sera
sotto Tarnova, e dormono placati
nel sogno, avvolti dalla lor Bandiera.

Fulmine! Scatto, Travolgo e Vinco
è la tua impresa.
Sotto la Morte con la rosa in bocca,
chi può fermare l'anima protesa
verso le stelle, quando l'ora scocca?
Fulmine! Guizza di fiamma il tuo fulgente nome
sacro al fuoco, ora al Ciel vendicatore.
Femmina è la Vittoria e, per le chiome,
piegala a forza al bacio del tuo amore.

La spada abbiam raccolto sulla piana
di Tripoli, la spada di buon taglio
che impugnò vittorioso, a Bu Meliana,
Umberto Cagni. E in piedi è l'Ammiraglio
E ci addita la via: "Garibaldini
del mare avanti, avanti! Vincerà chi crede!"
E dietro l'orma sua cade Giombini,
gittando un fior di sangue alla sua Fede.

Fulmine! Scatto, Travolgo e Vinco
è la tua impresa.
Sotto la Morte con la rosa in bocca,
chi può fermare l'anima protesa
verso le stelle, quando l'ora scocca?
Fulmine! Guizza di fiamma il tuo fulgente nome
sacro al fuoco, ora al Ciel vendicatore.
Femmina è la Vittoria e, per le chiome,
piegala a forza al bacio del tuo amore.

Fulmine! Scatto, Travolgo e Vinco.
Ove sei marinaio che l'orrore
di una resa infamante tu deridi
e respingi la vita oltre l'Onore
gridando "Italia! Decima!" e t'uccidi?
La vita è senza peso. Pura, eccelsa
la Patria è fiamma al nostro invitto amore.
Vale solo la spada, se con l'elsa
la mano chiusa sa impugnare il cuore!

Fulmine! Scatto, Travolgo e Vinco
è la tua impresa.
Sotto la Morte con la rosa in bocca,
chi può fermare l'anima protesa
verso le stelle, quando l'ora scocca?
Fulmine! Guizza di fiamma il tuo fulgente nome
sacro al fuoco, ora al Ciel vendicatore.
Femmina è la Vittoria e, per le chiome,
piegala a forza al bacio del tuo amore.

 

* * * * * * * * 

 

 

 

STORNELLI DEL 'BARBARIGO' E DEL 'S.GIORGIO'

 

Quando da La Spezia
partimmo un mattino
e per il fronte prendemmo il cammino,
oh, quanta gente ci salutava!
Oh, quanta gente che non ci andava!

E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!

E giunti a Roma,
la capitale,
noi fummo accolti,
invero, un po' male...
da ogni parte
si udiva dire:
"Chi son quei pazzi
che vanno a morire?!"

 

E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!

 

A Sermoneta
c'è un vecchio castello,
della regione
certo il più bello.
Quante granate
Scoppiavano in basso,
noi trovavamo
un grande sconquasso!

E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!

 

E sono morti
già Spagna e Frezza,
hanno peccato
di leggerezza:
saran mandati
sotto processo
perché son morti
senza permesso!

E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!

 

E fra Littoria
e Borgo Tre Ponti,
otto cannoni
sono già pronti.
A chi la gloria
Se tutto va bene?
A Carnevale!
E a noi le pene!

E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!

 

E tra Cisterna
e il Lago Fogliano
c'è un marinaio
col mitra in mano.
Scarpe nel fango,
capelli alla Luna,
pensa alla mamma,
sogna la bruna.

E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!

 

Oh, Barbarigo
lo sai tu perché
sì tante mamme
hanno pianto per te?
Perché volevamo
che il suolo romano
fosse bagnato
di sangue italiano.

E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!